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Primo allenamento con Gianni, il nuovo coach.

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Categoria: Storico

Creato: Mercoledì, 07 Giugno 2006 01:20

Pubblicato: Mercoledì, 07 Giugno 2006 00:00

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All'inizio la presentazione: scarna, concreta, certo stranamente professionale per un gruppo che fino ad oggi aveva vissuto allenamenti tutto sommato 'democratici'....

Poi 90 minuti abbondanti di allenamento tirato, impegnativo da un punto di vista atletico, ma soprattutto per l'attenzione richiesta.

Sicuramente non è in questa prima serata che si può capire dove ci potrà portare la nuova guida tecnica, per i risultati e per il gioco certo, ma soprattutto per l'evoluzione (non rivoluzione) che si prospetta a livello organizzativo.

Il nuovo allenatore rappresenta un salto abissale rispetto a tutte le guide tecniche del passato (questo chi scrive già lo sapeva), l'asticella è alzata, ma le sfide che a questo punto noi giocatori dobbiamo deve saper raccogliere sono due:

1) Il gruppo Butchers, sia quello che sia, deve dare una continuità ed una serietà al suo impegno che fino ad ora di solito c'è stata, ma non è stata mai richiesta esplicitamente ed in anticipo. La costanza e la serietà degli allenamenti sono state il nostro punto di forza negli unltimi anni, ma che fosse un requisito necessario per partire non era mai successo.

2) Se vogliamo rimanere compatti come gruppo sarà necessaria una attenta coordinazione fra i Butchers ed il S. Ilario, perchè non sarà possibile arrivare al Filarete senza un minimo di preparazione correttamente orientata. In quest'ottica molto importante e di buon auspicio mi è parsa l'ottima predisposizione di Souleyman a collaborare con Gianni, si prospetta una coppia di allenatori di prim'ordine a coordinare il lavoro di entrambi i team.

Chi scrive non ha nascosto, specialmente negli ultimi mesi, le critiche a Matteo.
Mi sembra doveroso però ora non tanto ringraziarlo (E di che? Si è divertito con noi e come noi!), quanto esprimere a nome di tutti la speranza di rivederlo il prima possibile nel gruppo.
Non importa il ruolo che deciderà di darsi, importa solo che rimanga fra noi.

Andrea.